Oh raga, che dite, la facciamo una passeggiata a Spoleto Alto?
Così, con una semplice domanda, è iniziata una serata che sembrava anonima, ma invece ci ha riservato delle belle sorprese. Insieme a un gruppo di adolescenti, abbiamo attraversato il centro storico di Spoleto, in un momento informale che ha rivelato molto più di quanto ci aspettassimo.

Spoleto, con le sue pietre antiche e i suoi scorci senza tempo, è diventata parte attiva del nostro incontro: camminando per le vie del centro, il contesto ha abbassato le difese, rotto i silenzi, aperto spiragli. Tra un gelato, una rosa “inaspettata”, e qualche innocuo scherzo, la città ha fatto da ponte tra mondi che troppo spesso restano distanti: adulti e adolescenti, educatori e ragazzi, chi guida e chi cresce.

Abbiamo intuito sogni, raccolto piccole confessioni, percepito fragilità che, in un’asettica struttura, sarebbero rimaste chiuse.

Crediamo che ogni momento vissuto con autenticità abbia un valore, anche una semplice passeggiata può diventare occasione educativa, se svolta con attenzione.

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